Ridurre cali di produzione

La carta che oggi viene fornita agli stampatori è già condizionata dalle cartiere con valori U.RE (Umidità relativa) del 50% e protetta con un imballo adatto a preservarla nel tempo dalle variazioni igrometriche. A volte però capita che aperto il bancale, se nell’ambiente di lavoro non si ha l’umidità corretta, diventa difficile lavorare la carta. In un ambiente secco invece la carta cede la propria umidità all’ambiente, perdendo il tasso di umidità necessario per una corretta qualità di stampa e utilizzo.
 All’interno degli stabilimenti produttivi ci sono molti nemici dell’umidità: riscaldamento, aria condizionata, calore sviluppato dalle macchine, estrattori e ricambi aria ecc… Se l’umidità nell’aria non è costante, la carta può perdere qualità. Se è troppo secca, essa può addirittura rompersi o variare di dimensione. Umidificando l’aria e mantenendo un costante livello di umidità nelle zone di stoccaggio e nelle sale di stampa verrà mantenuto questo valore ideale: regolarità e fermi della produzione saranno ottimizzati.

La mancanza di umidità genera rotture e screpolature o fessurazioni nel prodotto semilavorato o finito. Il ripristino della difettosità genera costi supplementari sulla produzione.
Il legno è uno dei materiali che, più di altri, possiede le caratteristiche di espansione e riduzione dovute a umidità non costante. Per questo motivo, il controllo dell’umidità attraverso gli impianti di nebbia genera enormi vantaggi diminuendo la perdita di produzione. Il controllo dell’umidità permette, quindi, di mantenere costante le caratteristiche proprie del legno.